mercoledì 20 marzo 2024

TAJARIN AI FUNGHI : Uno spicchio di piemonte

I tajarin, noti anche come tagliolini o taglierini, sono una pasta fresca all’uovo tipica della tradizione culinaria piemontese. Questi sottili e delicati fili di pasta sono particolarmente associati alla zona delle Langhe.

Origini e Diffusione: I tajarin nascono nelle cucine delle cascine delle Langhe e del Monferrato sin dal Quattrocento. Le prime testimonianze di questa pasta fatta a mano risalgono a quel periodo. In origine, i tajarin venivano considerati un piatto da festa, tuttavia non erano né leggeri né economici, data la grande quantità di uova necessarie per la preparazione dell'impasto: un tuorlo d'uovo per ogni etto di farina.

I tajarin sono più larghi dei capellini ma più sottili delle tagliatelle.

La loro caratteristica principale è il colore giallo carico, dovuto alla presenza di abbondanti tuorli

Si consumano con condimenti ricchi a base di carne, come il sugo d’arrosto, oppure insaporiti con burro, formaggio e qualche lamella di tartufo d’Alba

Per preparare i tajarin, si uniscono farina di frumento, uova e sale.

L’impasto ottenuto è sodo e particolarmente elastico a causa dell’alto numero di tuorli.

Per lavorarlo, servono braccia allenate. Non si aggiunge acqua o albume per facilitare la lavorazione, solo (ma non sempre) olio di oliva.

Dopo il riposo, la sfoglia viene stesa con il matterello o, tradizionalmente in Piemonte, con la pressia.

La sfoglia deve essere sottilissima, inferiore al millimetro, e non troppo umida.

Si arrotola delicatamente la pasta sfoglia formando un salsicciotto lungo, dal quale si tagliano rapidamente delle fettine spesse non oltre 3 mm, che si trasformeranno nei lunghi tajarin.


E ora la mia ricetta



Ingredienti:

  • 400 g di tajarin
  • 1 cipolla
  • 2 spicchi d’aglio
  • 500 g di funghi porcini
  • Olio extra vergine di oliva
  • Sale
  • Prezzemolo fresco

Preparazione:

  1. Iniziate lavando e pulendo accuratamente i funghi porcini. Asciugateli e tagliate le cappelle a fette e i gambi a dadini.
  2. In una padella capiente, mettete l’aglio ad imbiondire nell’olio d’oliva per qualche minuto. Una volta dorato, togliete l’aglio e aggiungete la cipolla tagliata grossolanamente. Rosolatela per un paio di minuti, aggiungendo un po’ d’acqua di tanto in tanto per evitare che si bruci.
  3. Quando la cipolla sarà rosolata, aggiungete i funghi porcini e continuate la cottura per qualche minuto, aggiungendo sale a dovere e aggiungendo acqua o brodo di tanto in tanto.

  4. In una pentola a parte, fate cuocere i tajarin in abbondante acqua salata per 3 minuti. Scolateli e versateli nella padella con i funghi, aggiungendo un po’ di acqua di cottura e saltateli per un minuto.
  5. Decorate il vostro piatto con prezzemolo tritato finemente e servite.

Buon Appetito!





sabato 16 marzo 2024

DIMITRI CACOVIC - La passione e il territorio in una bottiglia



Dimitri Cacovich: un nome che evoca la passione per la terra, la tradizione e l’innovazione. Questo viticoltore e apicoltore, con radici profonde nella sua famiglia, ha creato un mondo di vini unici e miele prelibato.

La Storia di Dimitri Cacovich

Dimitri Cacovich è un agricoltore e artista che ha ereditato la passione per la terra dai suoi antenati. Fin da giovane, ha coltivato questa passione, iniziando con le prime due arnie di api a soli 15 anni. Oggi, il suo apiario si estende tra le vigne, creando un connubio tra natura e produzione vinicola.

Vini e Api

Le arnie poste tra le vigne sottolineano la metodologia di Dimitri. Le api sopravvivono solo in ambienti equilibrati e sani, dove la natura guida le operazioni. Il suo vigneto si trova in un contesto territoriale unico: Longera, dove la terra rossa del Carso incontra l’arenaria del Breg. Le condizioni climatiche, con un’escursione termica elevata e il vento notturno “Stenčnik”, sono altrettanto particolari.

Osmiza: Una Tradizione Carsica

L’osmiza rappresenta una tradizione antica nel Carso. Durante il periodo austro-ungarico, gli agricoltori potevano aprire le loro case al pubblico, offrendo prodotti tipici di propria produzione come vino, salumi, uova, formaggi e sottaceti. Dimitri Cacovich continua questa tradizione, invitando gli amanti del buon cibo e del vino a scoprire il suo mondo unico.



I VINI

Vino Stenčnik: Un vino che cattura l’anima del territorio, con un occhio attento alle diversità naturali annata dopo annata.

Refosco: Un altro gioiello prodotto da Dimitri, che esprime la ricchezza del terroir.

Staje: Moscato vinificato secco ottenuto da vigne di 30 anni.

Vitovska: Vinificato seguendo la tradizione, con fermentazione in tini aperti senza controllo della temperatura, lieviti indigeni e macerazione sulle bucce di 4 giorni.

...e altre prelibatezze che dovete provare assolutamente.

giovedì 14 marzo 2024

VINI SELVAGGI 2024 - Alla ricerca di.......









Anche quest'anno, nella vibrante città eterna, gli appassionati del vino naturale si sono dati appuntamento per l'edizione 2024 di vini selvaggi.
Questo evento ha offerto un'esperienza unica per esplorare il mondo dei vini naturali, celebrando la biodiversità, la sostenibilità e l'artigianalità.

UN ASSAGGIO DI AUTENTICITA'

La fiera è un viaggio intorno alla purezza e all'autenticità dei vini naturali. Qui, i produttori provenienti da tutta Italia e anche da paesi esteri, si riuniscono per condividere le loro creazioni uniche. I vini naturali, a differenza di quelli convenzionali, sono prodotti senza l'uso eccessivo di prodotti che abusano di additivi chimici o pesticidi, consentendo alle caratteristiche naturali dell'uva di brillare senza interferenza.


UNA VARIEGATA SELEZIONE

Alla fiera gli ospiti hanno potuto degustare una infinita e variegata selezione di prodotti, ognuno raccontato con una storia unica sul territorio o sulle tecniche di produzione utilizzate. Dalle fresche note fruttate dei vini bianchi alle complesse sfumature terrose dei rossi invecchiati, c'è insomma sempre qualcosa per ogni palato o ogni esigenza.

INCONTRI CON I PRODUTTORI

Uno degli aspetti più affascinanti della fiera è stato il poter incontrare di persona i "vignaioli", veri protagonisti di questo evento. Questi appassionati artigiani sono stati felici di condividere la loro esperienza e la loro filosofia di produzione con i partecipanti creando quasi un'atmosfera intima  e a volte accogliente.


In definitiva l'evento è molto più che un semplice evento enologico; è un'esperienza che nutre non solo il corpo, ma anche l'anima.
Una continua ricerca all'unicità e alla particolarità di prodotti che possano conquistare il consumatore finale e perché no, anche il semplice appassionato.


NON SOLO VINO

Ad accompagnare i visitatori anche una comoda area food con TRAPIZZINO, RITMO e RUVIDO

Non perdete il prossimo articolo con qualche notizia in piu su alcuni dei produttori che mi hanno colpito.

CIN CIN!!!